Il Veneto del futuro: i candidati presidenti a confronto con le imprese

Il 15 ottobre 2023, un incontro di grande rilevanza si è svolto tra Confindustria Veneto e i candidati alla presidenza della regione, Giovanni Manildo e Alberto Stefani. Questo confronto ha messo in luce le sfide e le opportunità che il Veneto deve affrontare per costruire una nuova agenda industriale, in un contesto economico in continua evoluzione.

Una nuova agenda industriale per il Veneto

Il Veneto, storicamente conosciuto per la sua vivace attività industriale, si trova oggi a un bivio. Durante l’incontro, i rappresentanti di Confindustria hanno sottolineato l’importanza di elaborare una nuova agenda industriale che possa rispondere alle sfide della transizione del tessuto produttivo. Questa agenda dovrà non solo attrarre investimenti, ma anche promuovere un’economia sostenibile e innovativa.

Transizione del tessuto produttivo e attrazione di investimenti

La transizione del tessuto produttivo è un tema cruciale per il futuro della regione. Confindustria ha evidenziato la necessità di investimenti mirati in tecnologie avanzate e sostenibili, capaci di rilanciare i settori tradizionali e di favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali. I candidati, Manildo e Stefani, sono stati chiamati a esprimere le proprie visioni su come attrarre capitali e competenze, con l’obiettivo di mantenere il Veneto competitivo a livello nazionale e internazionale.

Una prospettiva chiara per il futuro

Un altro punto centrale emerso dall’incontro è l’importanza di avere una prospettiva chiara per il futuro della regione. Senza una visione strategica, il rischio di marginalizzazione è concreto. Entrambi i candidati hanno riconosciuto la necessità di affrontare le criticità strutturali che affliggono il Veneto, come la burocrazia e la carenza di infrastrutture adeguate.

Criticità strutturali e semplificazione normativa

Uno dei temi più discussi è stato quello della semplificazione normativa e della digitalizzazione dei processi. Le imprese venete si trovano spesso a dover affrontare un labirinto burocratico che ostacola la loro crescita. La richiesta di Confindustria è chiara: è fondamentale snellire le procedure e investire nella digitalizzazione per rendere il Veneto un ambiente più favorevole agli affari.

Capitale umano e esodo dei giovani

Un altro aspetto critico emerso durante il dibattito è il problema del capitale umano. Il Veneto sta affrontando un preoccupante esodo di giovani talenti, attratti da opportunità lavorative in altre regioni o all’estero. I candidati sono stati sollecitati a elaborare politiche di formazione tecnica e a valorizzare gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), affinché possano rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e trattenere le nuove generazioni.

Politiche di formazione e visione coraggiosa

La formazione è stata identificata come una leva fondamentale per il futuro del Veneto. Investire in programmi di formazione tecnica e in partnership tra istituzioni e imprese è essenziale per creare un capitale umano qualificato e pronto ad affrontare le sfide del mercato. Entrambi i candidati hanno ribadito l’importanza di avere una visione coraggiosa e concreta per il futuro della regione, in grado di ispirare fiducia e mobilitare risorse.

Conclusioni

In conclusione, l’incontro tra Confindustria Veneto e i candidati alla presidenza ha messo in luce le sfide cruciali che la regione deve affrontare. È evidente che il futuro del Veneto dipende dalla capacità di affrontare criticità strutturali, promuovere la digitalizzazione e valorizzare il capitale umano. La richiesta di una visione audace e concreta è stata chiara: il Veneto ha bisogno di leader pronti a investire nel futuro, per non perdere il treno dello sviluppo e della competitività.


Immagine di copertina e fonte della notizia: Il Sole 24 Ore