Alfabeto figurine Panini

Nel cuore della provincia di Modena, un’idea semplice ma geniale ha preso forma, dando vita a una delle più celebri case editrici di figurine al mondo. Giuseppe Panini, nato il 9 novembre 1925, insieme ai suoi fratelli, ha fondato le edizioni Panini, un nome che oggi risuona forte nel mondo del collezionismo e della passione calcistica italiana.

La nascita di una passione collettiva

Nel 1961, la Panini pubblicò il suo primo album di figurine dei calciatori, dando inizio a un fenomeno che avrebbe travolto generazioni di italiani. L’album non era solo un raccolta di immagini, ma un vero e proprio rituale che coinvolgeva giovani e adulti, creando un legame emotivo con il mondo del calcio. La distribuzione delle figurine iniziò con un’agenzia fondata dai fratelli Panini nel 1956, che si dedicava alla vendita di questi piccoli tesori, unendo le famiglie in una frenesia di scambi e collezioni.

Il primo calciatore e i suoi errori storici

La prima figurina stampata dalla Panini fu quella di Bruno Bolchi, capitano dell’Inter, un simbolo di un’epoca che stava per essere immortalata in un formato che avrebbe segnato la storia. Tuttavia, il cammino della Panini non è stato esente da errori. Tra le figurine pubblicate, ci sono stati scambi di identità tra giocatori che hanno suscitato divertimento e, talvolta, incredulità tra i collezionisti. Questi piccoli scivoloni hanno aggiunto un ulteriore strato di fascino alla raccolta, rendendo ogni album unico nel suo genere.

Un’azienda in espansione

Nel 1971, la Panini decise di ampliare la sua offerta, pubblicando album dedicati non solo al calcio, ma anche al ciclismo, dimostrando così la sua versatilità e la capacità di adattarsi ai gusti del pubblico. La famiglia Panini, composta da otto fratelli, ha sempre mantenuto un forte legame con la gestione dell’azienda, con Olga Panini che ha rappresentato un fulcro gestionale essenziale per l’edicola di famiglia.

Un logo iconico e sfide editoriali

L’iconico logo della Panini, ispirato a un’immagine di un giocatore in rovesciata scattata nel 1950, è diventato un simbolo riconoscibile per tutti gli appassionati. Nel corso degli anni, la Panini ha pubblicato album che spaziano in vari ambiti sportivi, includendo anche il calcio africano. Tuttavia, la ricerca delle immagini per alcuni calciatori, come nel caso della Liberia, ha comportato sfide significative, evidenziando le difficoltà di accesso a informazioni e fotografie in contesti meno documentati.

Un’eredità duratura

Oggi, le edizioni Panini non sono solo un’azienda, ma un fenomeno culturale che ha saputo unire le persone attraverso la passione per il calcio. La figura di Giuseppe Panini e dei suoi fratelli rimane un esempio di come un’idea possa trasformarsi in un’istituzione, capace di attraversare decenni e generazioni. La loro storia è un racconto di passione, impegno e innovazione, che continua a ispirare collezionisti e appassionati in tutto il mondo.


Immagine di copertina e fonte della notizia: Il Foglio