Disputa su Taiwan, Pechino sospende import di prodotti ittici dal Giappone

Le relazioni tra Cina e Giappone si trovano nuovamente al centro dell’attenzione internazionale, a seguito della recente decisione della Cina di sospendere le importazioni di prodotti ittici giapponesi. Questa mossa, che segna un’inversione rispetto alla riapertura delle importazioni avvenuta nel 2023, è stata motivata da dichiarazioni della premier giapponese Sanae Takaichi riguardo alla situazione di Taiwan, intensificando ulteriormente le già tese dinamiche diplomatiche tra i due paesi.

Un contesto di crescente tensione

Le relazioni tra Cina e Giappone sono storicamente complesse e caratterizzate da una serie di conflitti territoriali e differenze ideologiche. Recentemente, le tensioni sono aumentate dopo che Takaichi ha collegato il conflitto su Taiwan al potenziale dispiegamento di truppe giapponesi nella regione, un’affermazione che ha suscitato la reazione immediata di Pechino. La Cina considera Taiwan come una parte inalienabile del proprio territorio e qualsiasi intervento giapponese viene percepito come una minaccia diretta alla sua sovranità.

Le dichiarazioni della premier giapponese

Durante un intervento pubblico, Takaichi ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella regione dell’Asia orientale, sottolineando l’importanza di una risposta giapponese a potenziali aggressioni. Le sue parole hanno avuto un peso significativo, in quanto hanno toccato un nervo scoperto per la Cina, che ha reagito con fermezza, avvertendo dell’emergere di “demoni militaristi” giapponesi, un’espressione utilizzata dai media statali cinesi per descrivere le posizioni militari giapponesi.

Le conseguenze economiche

La sospensione delle importazioni di prodotti ittici giapponesi non è solo una questione diplomatica, ma ha anche ripercussioni economiche significative. La Cina, che aveva recentemente revocato un divieto alle importazioni di pesce giapponese, ha ora imposto nuovamente restrizioni, creando incertezze per le aziende giapponesi e per il settore ittico nel suo complesso. Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio di deterioramento delle relazioni commerciali tra i due paesi.

Impatto sui viaggi e sul turismo

  • Agenzie di viaggio cinesi hanno sospeso i tour verso il Giappone.
  • Aziende statali cinesi hanno avvertito i propri dipendenti di evitare viaggi nel paese nipponico.

Queste misure non solo influenzano il commercio, ma colpiscono anche il settore del turismo, un’industria che ha già subito gravi danni a causa della pandemia di COVID-19. La diminuzione dei turisti cinesi, storicamente uno dei gruppi più numerosi in Giappone, potrebbe avere un impatto duraturo sull’economia giapponese.

Colloqui infruttuosi e prospettive future

Nonostante i colloqui tra funzionari giapponesi e cinesi, le tensioni rimangono elevate e le soluzioni sembrano lontane. La mancanza di progressi diplomatici ha alimentato un clima di sfiducia, rendendo difficile la ricerca di un terreno comune. Mentre il Giappone cerca di rafforzare le proprie alleanze nella regione, la Cina continua a ribadire la propria posizione su Taiwan, rendendo il dialogo sempre più complicato.

In un contesto globale in continua evoluzione, le relazioni tra Cina e Giappone saranno sicuramente un argomento di grande interesse per gli osservatori internazionali. Riusciranno i due paesi a trovare un modo per superare le loro divergenze, o assisteremo a un ulteriore deterioramento delle relazioni? Solo il tempo potrà dirlo.


Immagine di copertina e fonte della notizia: Il Sole 24 Ore