Al locale della cena di Garofani si difendono dalle critiche e rimpiangono i russi

Negli ultimi giorni, la Terrazza Borromini, uno dei ristoranti più esclusivi della capitale, è finita al centro di un acceso dibattito mediatico a seguito di una cena che ha visto la partecipazione del consigliere del Quirinale, Francesco Garofani. Andrea Federici, il titolare del locale, ha voluto chiarire la propria posizione in merito alle polemiche sollevate e alle insinuazioni sulla riservatezza dell’ambiente.

La cena controversa e le polemiche

La cena con Garofani ha attirato l’attenzione dei media, alimentando speculazioni e discussioni su possibili favoritismi o incontri inopportuni. Federici, in un’intervista, ha voluto mettere in chiaro che nel suo ristorante non ci sono registrazioni illecite e ha ribadito l’importanza della riservatezza per i suoi clienti. “La Terrazza Borromini è un luogo dove la privacy è sacra. I nostri clienti, siano essi diplomatici o personalità di alto livello, devono sentirsi al sicuro e protetti,” ha dichiarato.

Un ambiente esclusivo e l’assenza dei clienti russi

Federici ha anche sottolineato come la sua terrazza sia frequentata da figure di spicco nel panorama diplomatico internazionale. Tuttavia, ha espresso una nota di rammarico per l’assenza dei clienti russi, una situazione che ha preso piede a causa della guerra in Ucraina. “Gli uomini d’affari russi erano tra i nostri migliori clienti. Spendevano molto e si comportavano in modo educato. La loro assenza si fa sentire,” ha affermato il titolare, evidenziando l’impatto economico e sociale di questa situazione.

La preoccupazione per il mondo diplomatico

Federici ha espresso la sua preoccupazione per le dinamiche che si stanno sviluppando all’interno del mondo diplomatico. “L’esclusione dei russi, sia a livello sociale che economico, non è una cosa da sottovalutare. La diplomazia si nutre di dialogo e interazione, e la chiusura verso una nazione intera non fa bene a nessuno,” ha commentato, evidenziando l’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione.

Una posizione neutrale sulla guerra

Nonostante le difficoltà e le sfide che il suo locale sta affrontando, Federici ha rifiutato di esprimere opinioni politiche riguardo alla guerra in Ucraina. “Non è compito mio prendere posizione in un conflitto così complesso. Spero solo in una rapida normalizzazione della situazione, per il bene di tutti,” ha concluso, lasciando intendere che, al di là delle polemiche, il suo desiderio è quello di tornare a una situazione di normalità e tranquillità.

In conclusione, la Terrazza Borromini rimane un simbolo di eccellenza e riservatezza nella capitale, ma le tensioni geopolitiche stanno influenzando anche il mondo della ristorazione di alto livello. Andrea Federici, con le sue dichiarazioni, si pone come un osservatore attento delle dinamiche sociali e politiche, auspicando un futuro in cui il dialogo possa prevalere sulla divisione.


Immagine di copertina e fonte della notizia: Il Foglio