Vannacci su Diop: “Tessera di partito e pelle nera sufficienti per la sua nomina”

Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega ed eurodeputato, ha attaccato sui social la neo–vicepresidente della Regione Toscana, Mia Diop (23 anni), sostenendo che per la sua nomina “sono sufficienti la tessera del Pd e la pelle nera”, aggiungendo che “se sei di sinistra, la competenza non è richiesta”. Le frasi sono state rilanciate da diverse testate, con ampia eco nazionale.

Il paragone con Beatrice Venezi

Nel post, Vannacci accosta il caso Diop alle polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi alla guida della Fenice, sostenendo che la sinistra contesterebbe Venezi (descritta anche con i tratti “bianca, bionda e magari cristiana”) mentre applaudirebbe Diop. Il confronto è stato presentato come esempio di “doppio standard” sul tema della competenza.

Chi è Mia Diop

Mia Diop è livornese, di origini senegalesi, ed è stata nominata vicepresidente nella nuova giunta guidata da Eugenio Giani. Oltre all’età anagrafica che l’ha resa un simbolo generazionale, le sono state assegnate deleghe legate a pace e legalità, come riportato dall’edizione fiorentina di Repubblica.

Le reazioni istituzionali e politiche

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha bollato le parole del leghista come “offensive” e “provocatorie”, invitando Diop a non farsi condizionare dagli attacchi. Dal Pd toscano, il segretario Emiliano Fossi ha respinto come “vergognoso e razzista” l’affondo su età e colore della pelle, difendendo la scelta in base a merito e responsabilità.

Il nodo politico e comunicativo

Le dichiarazioni di Vannacci si inseriscono in una comunicazione identitaria che insiste su merito, appartenenze e rappresentazione. Il riferimento al colore della pelle ha spostato il confronto dal piano delle competenze a quello dell’identità, accendendo un dibattito su racconto mediatico, criteri di selezione della classe dirigente e limiti del linguaggio politico.

Cronologia in breve

Le frasi di Vannacci sono state pubblicate e riprese nella giornata di giovedì 13 novembre 2025, con successive prese di posizione nel corso del pomeriggio e della serata da parte di istituzioni regionali e partiti.

Perché la vicenda conta

Il caso tocca tre piani sensibili: l’accesso dei giovani ai ruoli apicali, la rappresentanza delle seconde generazioni nelle istituzioni e l’uso di categorie identitarie nel dibattito pubblico. La risposta istituzionale rapida e la diffusione nazionale della notizia mostrano come la questione travalichi il perimetro toscano, alimentando una discussione più ampia su competenze, quote simboliche e confini del discorso politico. (Analisi editoriale.)

Cosa osservare nelle prossime ore

  • Eventuali ulteriori prese di posizione di governo e opposizioni.
  • Un chiarimento ufficiale di Vannacci o nuovi post sul tema.
  • La definizione operativa delle deleghe e dell’agenda di lavoro della vicepresidente Diop, banco di prova concreto oltre la polemica.

Immagine di copertina e fonte della notizia: Repubblica Firenze